Basketlandia - Martellago 90 - 34
parziali 27-5 29-12 22-7 12-10
Arbitri: Giacon di Maserà, Zago di Vigonza
Basketlandia
Teolato, Baretta 18, Toson 2, Ventura, Allegro 23, Zampieri 4, Paoletta 6, Fiorin 21, Hueber 6, Rampon 3, Castaldo 1, Maran (k)6. All.re Carnaccini
Martellago
Carraro 5, Bragato 1, Magnanini 3, Ragazzo 0, Semenzato F. 9, Semenzato D. 0, Battaggia 0, Nalesso 2, Perini 2, Pilotto 5, Spolaor 0, Furlani (k). All.re Pederzoli
Alla Cà Rasi si presenta il Martellago senza Jancovic, il loro miglior realizzatore e già l’incontro si decide nel primo quarto con un 27-5 che lascia pochi dubbi sull’esito della gara. Il Martellago ci mette molta grinta e impegno, ma il Basketlandia gioca in velocità e molta determinazione. Da segnalare a referto tutti i giocatori che sono entrati in campo con i primi punti di Rampon.
Dopo la gara momento culinario con porchetta, sopressa e dolci.
Note
Falli: 24 fatti 19 subiti
Rimbalzi 18 diff 10 off (Fiorin (6d 2o))
Palle perse 19 (Hueber e Castaldo 4)
Palle recuperate 26 (Allegro 8 Baretta 6)
Assist 12 (Baretta e Fiorin 3)
Tiri liberi 11/30 37%
Tiri da 2 34/61 56% (Allegro 8/9 Baretta 6/9)
Tiri da 3 3/8 22% (Allegro 2 Baretta 1)
Dal sito del Martellago
RispondiEliminaBrutta bestia il nervosismo! Anche dopo una cocente sconfitta bisogna mantenere i nervi saldi. La rabbia ti farebbe credere che i ragazzi siano senza grinta ed onor proprio, la rabbia ti farebbe credere che mandare in panchina un giocatore ogni sbaglio che fa sia di per se stesso sbagliato, la rabbia ti farebbe tifare sbraitando parole anche senza senso o volgari, la rabbia ti farebbe rimanere seduto affossato in panchina o inerte sugli spalti, la rabbia ti farebbe dire tante cose e pensare male.
Sabato durante la partita contro il Padova e dopo aver visto tutti, giocatori, allenatori e tifosi con le facce molto tirate, avrei preferito mettermi sulle orecchie una cuffia ed ascoltare della buona musica, ma non per fare la tecnica dello struzzo ma perchè credo sia giusto che tutti, dentro e fuori al campo, pensino al fatto che stiamo giocando a basket e che il gioco, in fondo, è puro divertimento.
Mi ricordo di un film in cui l'allenatore di una una squadra, dopo varie figure disastrose, convocò tutti una sera (e già i giocatori pensavamo a quale tipo di incarnata poteva dare): accese con la legna un fuoco in spiaggia e tirò fuori una chitarra. Hanno cominciato a cantare tutta la notte e (certo la finzione cinematografica ci sta tutta) dalla partita successiva riuscivano a riprendersi e quell'anno arrivarono secondi in campionato. Cos'è servito cantare e fare musica quella notte?
Insegnò ad ascoltare la voce dei compagni, insegnò che un gruppo è unito nel bene e nel male, insegnò che prima di imparare a giocare dovevano imparare a divertirsi!